Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 29 luglio 2008 Premesso che anche l’Italia, così come gli Stati della UE e molti altri Paesi – dagli USA all’Australia – sta mettendo al bando le lampadine ad incandescenza, prevedendone tra alcuni anni il divieto di vendita, per favorire la diffusione di sistemi luminosi più efficienti come le lampadine fluorescenti compatte o i diodi ad emissione luminosa (LED) Considerato che con il passaggio dalle lampadine ad incandescenza a quelle fluorescenti si possono ridurre i consumi elettrici del 75% (un bel vantaggio, dunque, soprattutto in periodi di crisi economica!) e che, come scrive Lester Brown, “il passaggio alle nuove lampadine nelle case, negli uffici, nelle fabbriche e nei centri commerciali e ai LED nelle luci dei semafori può ridurre la quota mondiale di energia usata per l’illuminazione dal 19% al 7%” Posto che una lampada fluorescente ha una durata otto volte maggiore di una normale lampada ad incandescenza e trasforma in luce il 20% dell’elettricità rispetto al 4% delle lampade tradizionali risparmiando anche quantità enormi di CO2 ed altri gas climalteranti prodotti dalla combustione delle energie di origine fossile (petrolio, gas, carbone), tanto che è stato calcolato che se tutte le famiglie italiane (circa 21 milioni) sostituissero una lampada tradizionale da 100W con l’equivalente a risparmio energetico da 20W, in un anno si eliminerebbe dall’atmosfera quasi un milione di tonnellate di CO2, corrispondente alle emissioni generate dalla produzione di 1.840 Mwh da parte di centrali termoelettriche Considerato infine che la Provincia di Trento, anche attraverso l’APE, sta già compiendo numerose iniziative per la diffusione del risparmio energetico nei propri edifici ed in quelli degli enti locali, ma avrebbe le competenze e le risorse per avviare un ambizioso piano di sostituzione, negli edifici pubblici – Provincia ed enti funzionali, ospedali ed istituti scolastici, musei e centri di ricerca, enti locali e centri sportivi, case Itea eccetera – di tutte le lampade ad incandescenza con altre a fluorescenza, con consistenti risparmi per le casse pubbliche ed una rilevante diminuzione dell’inquinamento e delle emissioni climalteranti Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. a promuovere la sostituzione, entro il 2012, di tutte le lampadine ad incandescenza presenti all’interno degli edifici pubblici del Trentino; 2. ad incentivare e sostenere la sostituzione delle vecchie lampadine anche nelle abitazioni civili ed in tutte le attività economiche della Provincia. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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